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La dignità del lavoro

“Dove non c’è lavoro - ricordano i Vescovi - non c’è dignità, la persona si riduce a merce e l’umanesimo si svuota. Come Chiesa e società ci interroghiamo con trepidazione sul futuro dei nostri giovani, delle nostre famiglie, sulla loro dignità”. In questa fase “vanno coniugati i tempi del lavoro con quelli della famiglia, perché è da questa sorgente, vicina, unita e riconciliata, che può sgorgare un flusso vitale, capace di aiutarci a gestire questa crisi, etica, sociale ed economica”.

Aprite le vostre porte!
visita alle associazioni parrocchiali

Nello spirito di famiglia proprio dell’associazione, e in qualità di “apprendista” in questo ruolo di presidente, ho iniziato a visitare le parrocchie per conoscere da vicino le realtà delle associazioni parrocchiali. Marciana, Riparbella, Barga, San Piero a Grado sono state le prime che ci hanno accolto, grazie all’impegno dei presidenti parrocchiali - un grazie di cuore a Giovanni, Raffaele, Valter e Monica - e dei sacerdoti assistenti.

Verso il secondo anno del Piano Pastorale

Per concretizzare le indicazioni del PP nell’attività della chiesa pisana e dell’AC, per saperle integrare con i molti eventi che si svolgeranno da settembre (Sinodo sulla Famiglia, Convegno sul Nuovo Umanesimo, Anno Santo della misericordia) abbiamo rivolto alcune domande a don Emanuele Morelli, parroco a Pietrasanta e direttore della Caritas diocesana.

Si annullano le distanze fra centro e periferia

Al termine dell’anno associativo, in tempo di verifica e programmazione, Consiglio Diocesano e Presidenti Parrocchiali di AC tracciano le linee direttive per l’anno futuro. Mentre questo numero va in stampa, i “lavori” sono ancora in fase iniziale ma già emergono chiare alcune istanze.

Il futuro ha un cuore antico, verso il Convegno sul nuovo umanesimo

A nove anni dal IV Convegno Ecclesiale di Verona, fulcro del decennio CEI dedicato ad approfondire le linee del documento “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, dal 9 al 13 novembre prossimo, il convegno di Firenze si pone analogamente al centro del decennio sulle sfide educative: “Educare alla vita buona del Vangelo”.

“Un amore costruito sulla roccia” il percorso dei giovani innamorati, alla scoperta di sé, della coppia e del “per sempre”

In tempi di società liquida, di incapacità ad assumersi responsabilità grandi e durature, è ancora possibile l’esperienza dell’amore autentico e che si prolunga nelle varie stagioni della vita, l’impegnativa e irrevocabile avventura degli sposi cristiani? Certo molto dipende dalla testimonianza di relazioni di coppia gioiose quotidianamente possibili, e molto dipende dalla voglia di mettersi in gioco subito, fin dai primi tempi della coppia, anche quando non si parla di matrimonio ma si vuol ‘imparare ad amare’. Questo è appunto il senso del percorso per giovani coppie che si è da poco concluso a Pontedera.