“Un amore costruito sulla roccia” il percorso dei giovani innamorati, alla scoperta di sé, della coppia e del “per sempre”

In tempi di società liquida, di incapacità ad assumersi responsabilità grandi e durature, è ancora possibile l’esperienza dell’amore autentico e che si prolunga nelle varie stagioni della vita, l’impegnativa e irrevocabile avventura degli sposi cristiani? Certo molto dipende dalla testimonianza di relazioni di coppia gioiose quotidianamente possibili, e molto dipende dalla voglia di mettersi in gioco subito, fin dai primi tempi della coppia, anche quando non si parla di matrimonio ma si vuol ‘imparare ad amare’.
Questo è appunto il senso del percorso per giovani coppie che si è da poco concluso a Pontedera.
Esso ci viene presentato da Azzurra e Alessandro, che insieme a Elisabetta e Francesco hanno seguito e animato tutti gli incontri, e ai quali va tutta la gratitudine e l’affetto dell’AC per l’esperienza pilota; esperienza che sarà replicata in altri vicariati.

Ritagliarsi un paio d’ore al mese per dedicare del tempo privilegiato alla propria relazione di coppia ed approfondire temi relazionali, sociali e religiosi, era l’obiettivo primario con cui è nata una serie di incontri organizzati dall’Azione Cattolica diocesana di Pisa, dal titolo “Un amore costruito sulla roccia”.

“Un amore costruito sulla roccia” il percorso dei giovani innamorati, alla scoperta di sé,  della coppia e del “per sempre”

“Un’esperienza che speriamo tanto di poter proseguire il prossimo anno”, “Un’offerta di crescita unica che non è facile trovare in giro”, “Un peccato non potersi vedere più spesso”, “Argomenti preziosi che ci hanno permesso di scavare e conoscerci ancora più in profondità”, solo alcuni dei commenti dei partecipanti agli incontri. Sono stati proprio loro, una decina di coppie di fidanzati appartenenti al Vicariato di Pontedera-Lungomonte e zone limitrofe, a decretare la piena riuscita di un progetto che ha voluto rispondere ad una reale esigenza dei fidanzati che ancora non hanno deciso di sposarsi e che al momento difficilmente riescono a trovare una risposta nei corsi che le parrocchie o altre associazioni offrono.

Queste 10 coppie dai 20 ai 35 anni con diverse esperienze alle spalle (conviventi, neo-genitori, coppie consolidate o appena nate) hanno frequentato con interesse ed entusiasmo sempre crescente questo primo ciclo di 8 incontri che si sono svolti a partire da ottobre fino a maggio con cadenza mensile nei locali dell’oratorio del Duomo di Pontedera. Tutti gli argomenti proposti ai ragazzi avevano l’intento di fornire, incontro dopo incontro, gli strumenti per fondare le basi del proprio amore sulla roccia così da poter meglio affrontare le innumerevoli sfide a cui verrà inevitabilmente sottoposta la coppia nel tempo.

Per questo motivo i relatori invitati dagli organizzatori, tutti esperti nelle leggi della relazione, hanno background diversi tra loro in modo da fornire ai ragazzi un bagaglio di stimoli che fosse il più eterogeneo possibile. Laura Capantini, psicologa e scrittrice, ha tenuto due incontri dal titolo “Innamoramento e amore, le fasi di sviluppo della coppia” e “D’amore e d’accordo, accordi impliciti ed espliciti nella coppia”, entrambi interventi svoltisi in modo molto interattivo, con un breve momento personale di verifica della coppia per poi entrare nel vivo dei temi sociali e relazionali con approfondimenti e stimoli molto interessanti proposti in modo molto incisivo. Un altro psicologo, Daniele Mannini, è stato invitato a trattare il tema delle immagini ed aspettative nella coppia, un tema centrale per capire l’importanza di accettare l’altro così come è nella sua diversità e preziosità.

I due incontri centrali del ciclo proposto hanno invece voluto approfondire l’aspetto molto delicato e preziosissimo della presenza di Dio nella coppia, con un primo incontro tenuto dal vescovo di Livorno Mons. Simone Giusti dal titolo provocatorio “Che c’entra Dio col nostro amore?”, che ha molto stimolato i ragazzi partendo dal come reggere un rapporto affettivo nel tempo per arrivare a toccare temi molto attuali legati a come sta cambiando il costume sociale delle famiglie e delle scelte di vita insieme. È stata intensa la partecipazione dei ragazzi all’incontro, indipendentemente dal loro personale percorso di fede. È stato probabilmente proprio a questo punto che è emerso in modo molto chiaro che la bellissima eterogeneità di esperienze nel gruppo sarebbe stata la chiave di successo degli incontri, grazie al valore aggiunto apportato da ogni singolo all’intero gruppo. Un momento molto emozionante è stato poi il partecipare come gruppo al successivo incontro in Cattedrale a Pisa il giorno di San Valentino, per l’annuale benedizione delle coppie da parte dell’Arcivescovo di Pisa.

“Un amore costruito sulla roccia” il percorso dei giovani innamorati, alla scoperta di sé,  della coppia e del “per sempre” 1Anche una coppia di sposi, Paola ed Andrea Bonaccorsi, genitori di quattro figli, sono stati invitati a donare la loro testimonianza sul tema della comunicazione e corporeità nella coppia. I coniugi sono riusciti con semplicità a coinvolgere tutti con esempi e racconti molto concreti di vita insieme, offrendo molti spunti di riflessione e approfondimento su cui continuare a riflettere a casa.

Due coppie di giovani sposi hanno poi accompagnato i fidanzati nell’intero percorso, favorendo sin dal primo incontro introduttivo e conoscitivo un clima di confidenza e semplicità che ha contribuito nel corso dei successivi incontri alla spontanea apertura di ognuno verso il gruppo, che ha così potuto conoscersi via via in modo più approfondito e senza veli. Nell’ultimo incontro è stata proposta, a sorpresa, una particolare verifica personale per la coppia, che si è svolta sotto forma di percorso a tappe nel centro di Pontedera. Sono stati proposti alcuni luoghi significativi in cui le singole coppie, a turno, potessero sostare per accogliere uno stimolo e approfondimento su alcuni dei temi trattati nell’intero percorso, per poi riflettere insieme nel tragitto a piedi tra una tappa e la successiva. Questa conclusione è stata per le coppie partecipanti un po’ l’emblema dell’intero percorso, in cui si è cercato di fondere stimoli, momenti di riflessione per la coppia, accompagnamento e convivialità col comune intento di non perdersi di vista ma continuare ad essere gli uni per gli altri compagni, sostenitori e guide del bellissimo viaggio che è il fidanzamento.

Azzurra Chiri

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