Aprite le vostre porte!
visita alle associazioni parrocchiali

Nello spirito di famiglia proprio dell’associazione, e in qualità di “apprendista” in questo ruolo di presidente, ho iniziato a visitare le parrocchie per conoscere da vicino le realtà delle associazioni parrocchiali.

Marciana, Riparbella, Barga, San Piero a Grado sono state le prime che ci hanno accolto, grazie all’impegno dei presidenti parrocchiali – un grazie di cuore a Giovanni, Raffaele, Valter e Monica – e dei sacerdoti assistenti.

In questi primi mesi ho avuto modo di toccare con mano quanto la figura del sacerdote assistente sia fondamentale ad ogni livello della realtà associativa, e come essa sia determinante nelle associazioni parrocchiali. Senza l’accompagnamento e l’incoraggiamento del parroco l’associazione parrocchiale non potrebbe esistere, e senza le associazioni parrocchiali non avrebbe senso l’esistenza dell’AC tutta. Quindi un ringraziamento particolare ai sacerdoti assistenti don Vivian, don Stefano, don Bruno e don Antoni!

Questi incontri, inizialmente pensati come semplice occasione di conoscenza delle realtà associative parrocchiali, hanno avuto per me e per gli amici del consiglio, che di volta in volta mi hanno accompagnato, un significato ancora più importante.

Aver visto la presenza a questi incontri di tanti associati, di tutte le età, specialmente nei luoghi più lontani da Pisa e anche in serate invernali piuttosto proibitive, ci ha stimolato ancora di più a impegnarci nell’associazione, a considerare importante ogni singola persona e a interrogarci profondamente su come poter meglio servire la realtà della Chiesa pisana in tutto il suo vasto territorio, proprio a partire da questa rete di relazioni che via via stiamo tessendo anche con queste visite.

Con questi stimoli siamo quindi ripartiti verso la parrocchia di Pomaia, dove il 19 marzo abbiamo incontrato una dozzina di persone desiderose di poter animare – con don Amedeo – la vita dell’Unità pastorale della Val di Fine.

Poi ancora verso la parrocchia di Pugnano dove, con padre Joy, i catechisti e altri adulti, stiamo lavorando per la costituzione di una nuova associazione nell’unità pastorale dei Quattro Venti (Pugnano, Molina di Quosa e Rigoli), di antica tradizione cristiana come rivelato dalla presenza delle antiche Pievi di Pugnano e di Rigoli, ma anche teatro di uno degli eventi più crudeli della seconda guerra mondiale in territorio pisano: l’eccidio in località La Romagna di 69 civili barbaramente uccisi dai nazifascisti la mattina dell’11 agosto del 1944, il giorno precedente a quello della strage di Stazzema (560 morti di cui 130 bambini). Il desiderio di strutturare un percorso formativo per il gruppo di giovani del post-cresima e la volontà di continuare la tradizione, che vedeva l’Azione Cattolica del luogo protagonista degli eventi di commemorazione e dei riti religiosi alla memoria dei caduti della Romagna, ininterrotti dal 1945 ai nostri giorni, sta contribuendo alla rinascita dello spirito associativo.

Riteniamo importantissimo poter condividere con tutte le realtà associative della diocesi – già esistenti o semplicemente in embrione – lo spirito che ci anima, che è quello dell’attenzione ai giovani e a ogni persona in uno stile gioioso, e allo stesso tempo sobrio e sereno, come ci suggerisce Papa Francesco.

I nostri giovani hanno bisogno di un ambiente sereno in cui potersi conoscere e condividere l’esperienza dell’incontro più importante che si possa desiderare: l’incontro con Gesù. È infatti a partire da questo incontro che tutta la vita associativa prende significato. Il nostro appartenere all’AC e il nostro andare per parrocchie dice semplicemente questo: abbiamo incontrato Gesù e non ci vogliamo nascondere né vogliamo nasconderlo dentro di noi, anzi ci piace poterlo raccontare non solo con le parole ma principalmente con la nostra vita! Quindi care associazioni e care parrocchie: siate pronte ad aprire le vostre porte!

Lorenzo Mastropietro
Presidente diocesano di AC

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