Beati i Misericordiosi, perché troveranno Misericordia

Beati i Misericordiosi, perché troveranno Misericordia

A più di due mesi dal nostro rientro è ancora trepidante e vivo il ricordo della GMG. Con un entusiasmo fuori dalle righe, siamo partiti da Pisa per raggiungere Cracovia, la città di Suor Faustina e di Giovanni Paolo II, che ci ha accolto con un calore disarmante. Giorno dopo giorno, milioni di ragazzi venuti da tutto il mondo, hanno animato con canti, sorrisi e colori le strade della città, testimoniando con gioia l’amore per il Signore. La messa di apertura al parco di Blonia, la giornata dedicata agli italiani, l’arrivo del Papa, la via crucis e la veglia al Campus Misericordiae: ogni evento ha avuto come filo conduttore la Misericordia, tema di questo anno giubilare, ampliato e discusso anche nelle toccanti catechesi tenute dai vescovi italiani. Una parentesi dolorosa in questo clima di festa, è stata la visita al campo di concentramento di Dachau che ci ha avvicinato alla ferita, ancora viva e pulsante, dell’Olocausto. Sicuramente questa esperienza ci ha permesso di riflettere su argomenti importanti e ci ha fatto capire, grazie alle pungenti parole di Papa Francesco, che non dobbiamo avere paura e che Gesù ci chiama a lasciare la nostra impronta nella storia. “Abbiate il coraggio di insegnare a noi adulti che è più facile costruire ponti che innalzare muri”: il Papa ci chiede di non vegetare e di avere il coraggio di seguire Gesù che è il Signore del rischio e del “sempre oltre”, di diventare strumenti della Sua misericordia, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio. Ricordando le emozioni di quei momenti, voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo viaggio, in particolare don Salvatore Glorioso e la segreteria di Pastorale Giovanile. Un grazie speciale a tutti i sacerdoti che ci sono stati vicini e ci hanno guidato, spiritualmente, in questo cammino. Anche se, alla fine, il grazie più grande va al Signore, per essere stato CON ed IN noi. La GMG si è conclusa, ma l’avventura più grande inizia adesso!

 

Alice Consani, educatrice ACR di Calci

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