Tre anni di percorsi giovanissimi
La Chiesa Italiana, nei suoi orientamenti pastorali per il decennio 2010/2020, invita ognuno di noi a sentirsi coinvolto nella missione educativa della Chiesa. Anche il Vescovo nel piano pastorale diocesano 2009/2014, rivolgendosi in particolare all’AC ha sottolineato l’importanza di far crescere nei giovanissimi il senso di appartenenza alla chiesa «attraverso l’esperienza dei campi-scuola estivi e di tutte quelle attività che permettono un respiro ecclesiale più ampio rispetto ai confini delle singole comunità parrocchiali». Durante questo triennio, come Centro Giovani abbiamo cercato di vivere questa sfida.
Siamo partiti dall’osservazione che numerosi giovani tra i 14 e i 18 anni si allontanano dai percorsi formativi della Chiesa e dalla vita parrocchiale. Inoltre ci sembra che spesso le stesse parrocchie, per mancanza di forze o di risorse, dedichino alla formazione dei giovanissimi un impegno trascurabile rispetto a quello destinato ai percorsi per bambini e ragazzi di accompagnamento ai sacramenti dell’iniziazione cristiana e preferiscano proporre ai giovanissimi un ruolo di servizio, ad esempio come animatori o educatori dei fanciulli, piuttosto che dei cammini formativi. Come Centro Giovani abbiamo dunque scelto di offrire, pur nel limite delle poche forze di cui disponiamo, la nostra esperienza ed il nostro aiuto a quelle parrocchie che volessero far nascere o consolidare itinerari formativi per giovanissimi, incontrando ed accompagnando direttamente i loro giovani. Ne sono nati tanti cammini che, seppure incerti e faticosi, ci hanno permesso di avvicinarci a numerosi giovani. Andare come educatori di AC nelle parrocchie è sempre un impegno, ma è anche una gioia: la gioia del tessere relazioni nuove e soprattutto la gioia del farsi portatori di una Buona Notizia. Lo testimoniano i tanti giovanissimi incontrati nelle parrocchie di Barbaricina, Pontasserchio, Filettole, Campo, San Marco alle Cappelle, San Giovanni al Gatano, San Giusto-SS. Cosimo e Damiano che hanno partecipato agli incontri parrocchiali, alle duegiorni ed ai campi- scuola che abbiamo organizzato.
Accanto al percorso di accompagnamento alle singole parrocchie, abbiamo inteso come urgente l’invito alla formazione. Così in questo triennio abbiamo impegnato molte energie ad organizzare esperienze formative per gli animatori, a partire dalla tregiorni a Castellina del settembre 2011 e dalla duegiorni di Barga del marzo 2013 con Mirko Campoli, ex responsabile nazionale ACR. Dopo Barga è nata l’idea di un percorso di formazione animatori dal titolo “Perché Cristo sia formato in voi” che sta vedendo la partecipazione di più di 60 educatori da tutta la diocesi.
Accanto a queste iniziative non sono mai mancate le proposte diocesane “ordinarie” per i giovanissimi: campi-scuola e duegiorni hanno permesso ai giovanissimi di riflettere sul loro ruolo di cristiani nel mondo e di sentirsi parte della diocesi. Durante i campi-scuola, segno forte di questa appartenenza diocesana sono stati gli incontri con l’Arcivescovo, che ogni volta si sono dimostrati un momento forte e ricco di significato.
Il nuovo triennio porta per il Centro Giovani vari passaggi di testimone e ci chiede l’impegno di continuare a raggiungere nuovi giovani e nuove parrocchie e a cercare nuove forze di educatori disponibili ad impegnarsi nell’ambito diocesano. Per questo l’aiuto delle tante associazioni della diocesi è più che mai necessario. La consapevolezza di portare all’Azione Cattolica ed alla Diocesi un piccolo aiuto nell’annunciare Cristo ci spinge ad andare avanti con energie rinnovate, per spargere, senza pretesa di rapidi risultati ma con molta fiducia, semi di fede nella vita di tanti giovani.
Filippo Callegaro