“Vi porto nel cuore” – Il Sinodo dei giovani

a cura di Margherita Bosi

Con queste parole Papa Francesco ha annunciato ai giovani di ogni parte del mondo che il 2018 sarà l’anno a loro dedicato.

La parola Sinodo significa letteralmente strada insieme. Ed è proprio insieme ai giovani che Papa Francesco vuole vivere il 2018, in cammino con loro fino ad Ottobre, invitando la Chiesa tutta all’ascolto e al coinvolgimento dei giovani come protagonisti. La Chiesa non si rivolge soltanto ai ragazzi e alle ragazze del nostro tempo, ma si rivolge anche agli educatori, genitori e non, chiamando ciascuno ad interrogarsi sulla qualità e sulla rispondenza alla vita dei percorsi formativi, per chiedersi nel concreto come, effettivamente, la Chiesa stia aiutando i giovani a crescere, a capire la vocazione che il Signore ha pensato per loro. Il Sinodo che verrà non sarà un momento soltanto ecclesiale: sarà occasione di incontro anche con i giovani che non frequentano più la parrocchia, <<aprendo la Chiesa a critiche e dubbi>>. Il Santo Padre, infatti, invita tutti i giovani a far sentire il loro grido, lasciandolo risuonare nelle comunità e facendolo arrivare ai sacerdoti, ai vescovi, ai cardinali. Per avvicinarsi il più possibile ai destinatari del Sinodo, la Chiesa ha aperto un questionario online rivolto a coloro che hanno tra i 18 e i 29 anni, compilabile al sito http://youth.synod2018.va. Ma una Chiesa pronta all’ascolto ha bisogno di giovani pronti al dialogo, senza vincoli, perché non esistono domande giuste o sbagliate, esistono solo opinioni.
Questo Sinodo è quindi una grande occasione di discernimento che abbiamo come Chiesa, per comprendere come essere attuali e concreti nel percorso di crescita che ogni giovane, credente e non, si trova ad affrontare. Con Papa Francesco, la Chiesa cattolica vuole tornare a scommettere sulle nuove generazioni, sulla loro generosità ed entusiasmo. «Spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (San Benedetto) e allora i giovani devono essere il nuovo seme da cui partire per <<costruire una società più giusta e fraterna, che i giovani di ogni tempo da sempre desiderano profondamente, da costruire fino alle periferie del mondo>> (Papa Franesco) e, come tali, devono essere ascoltati ed incoraggiati.

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