Programmare un nuovo anno insieme

Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative…

[San Giovanni XXIII, nella solenne apertura del Concilio Vaticano II, 11 ottobre 1962)

E’ con questo spirito che ci siamo dedicati alla preparazione del Calendario 2015-2016, consapevoli dell’importanza che esso rappresenta, per noi e per tutte le persone che incontreremo.

Preparare il calendario associativo non è cosa facile, non perché dobbiamo destreggiarci tra le tante date che già popolano gli appuntamenti della Chiesa pisana; anzi consideriamo queste come dono di Dio e le nostre poche aggiunte vogliono essere come quegli ospiti silenziosi, ma desiderosi di conoscere gli invitati e partecipare con tutti alla gioia della festa.

La difficoltà principale è creare le condizioni perché l’opera degli uomini si possa sintonizzare con i piani della Divina Provvidenza. E per fare questo è necessario il concorso sincero e appassionato di tutti gli associati all’Azione Cattolica, dai più piccoli ai più grandi, e in tutti i contesti non soltanto associativi ma anche ecclesiali e sociali. Ed ecco quindi di seguito le iniziative che il Consiglio ha proposto e che vedono accanto alle consolidate esperienze degli incontri diocesani per i ragazzi, i giovani e gli adulti, una particolare attenzione ai giovani e ai giovanissimi – con le 2 giorni di ritiro – e ai giovani innamorati del Vicariato di Pontedera Lungomonte che il prossimo anno vede il raddoppio dei percorsi di formazione, visto il successo della passata stagione (vedi l’ultimo numero di InformAC).

Ma preparare gli appuntamenti con la Divina Provvidenza deve essere una attività che ci impegna tutti i giorni dell’anno e non solo al momento della preparazione del calendario! Per questo motivo per il prossimo anno abbiamo pensato a dei brevi percorsi di formazione per associati e simpatizzanti  e per tutti coloro che vogliono impegnarsi nella Chiesa di Pisa, nella comunità raccolta intorno al nostro Arcivescovo, perché si possa imparare a scorgerne – ci accontenteremmo di poco – i suoi misteriosi piani!

Quindi stiamo operando perché nasca una scuola associativa che abbiamo chiamato “AC InFormAzione – La Chiesa pisana ha bisogno di te”. Un percorso di formazione perché ognuno di noi possa vivere un tempo di discernimento, e perché tutte le persone di buona volontà possano approfondire le ragioni della propria fede e alla luce della Parola di Dio riscoprire la propria chiamata per servire i fratelli, a partire dagli ultimi, con spirito di inclusione. Perché solo se in coppia con il formidabile aiuto della Divina Provvidenza, l’opera degli uomini può contribuire a migliorare questo mondo, a imprimere una nuova svolta nella storia. Per questo raccomando tutti voi che leggete queste righe a pregare gli uni per gli altri e per coloro che incontreremo nel prossimo futuro, perché possiamo essere tutti più docili alla voce dello Spirito Santo. Solo alla scuola della Parola di Dio possiamo crescere in umanità, solo così le nostre povere aspettative saranno superate.

In attesa di incontrarvi… Buon anno associativo e Buon impegno!

P.S. Mentre andiamo in stampa abbiamo aggiunto un altro appuntamento, un altro tassello del piano della Divina Provvidenza. Martedì 17 novembre verrà a Pisa padre Damiano Puccini, attualmente in Libano in una parrocchia di Damour, a sud di Beirut, che ci racconterà col suo caratteristico stile sereno e pacifico, come i giovani della sua associazione “Oui pour la Vie” intervengono in aiuto del rifugiati, in un paese – il Libano, circa 4 milioni di abitanti – in cui negli ultimi anni, la guerra ha riversato circa 2 milioni di profughi, di cui quasi mezzo milione di bambini in età scolare. Un momento di attenzione alle difficoltà e alle povertà che tanti fratelli del Medio Oriente, cristiani o fratelli di altre fedi, stanno vivendo in questi ultimi tempi costretti a fuggire dalle guerre e dai loro luoghi di origine, per cercare un futuro migliore lontano dalle loro case, spesso abbandonate in fretta perché minacciati di morte. Ecco cosa scrive padre Damiano nel suo giornalino di luglio 2015.

<<Un volontario di Oui pour la Vie che lavorava come volontario è morto a causa di un cancro ai polmoni. Dopo un anno, sua sorella ha incontrato un altro membro della nostra associazione e gli ha confidato: “Mio fratello, un giorno prima della sua morte, m’ha detto di non piangere per lui, perché la sola cosa che ha veramente fatto in vita sua e lo ha reso contento tanto da meritarsi il cielo era, a suo parere, questo impegno con Oui pour la Vie per il quale offriva un decimo del suo stipendio per i poveri ogni mese, andava a fare i lavori gratuitamente nelle case degli anziani bisognosi, preparava i pasti per loro.

In più pregava per i defunti e per il perdono dei peccati, andava a Messa, faceva la confessione, curava i malati e questo con una grandissima serenità. E ha aggiunto che questi semplici gesti, che sono alla portata di tutti, lo hanno allontanato dall’attaccamento alle cose materiali per fargli desiderare e guadagnarsi il Cielo”>>

Ascoltare dalla viva voce di padre Damiano cosa sta succedendo laggiù è cosa ben diversa dal leggere i resoconti di cronaca! Un appuntamento da non perdere e da segnare subito in agenda! Così potremo capire meglio come occuparci creativamente e cooperare con efficacia affinché i poveri vivano con dignità e per l’inclusione di tutti (EG, 207) e non rischiare – come dice papa Francesco – la dissoluzione come associazione benché parliamo di temi sociali o critichiamo i governi. Facilmente finiremo per essere sommersi dalla mondanità spirituale, dissimulata con pratiche religiose, con riunioni infeconde o con discorsi vuoti. (Evangelii Gaudium, n 207)

Lorenzo Mastropietro
Presidente diocesano

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