Con Noè dal diluvio all’arcobaleno

Tornati il 12 luglio dal Villaggio Cimone a Pian degli Ontani, a Pisa non era cambiato niente: il caldo era lo stesso del 7, giorno della partenza, eppure tutti noi, 47 ragazzi e 20, eravamo come rinfrescati.

Forse per l’aria di montagna, forse perché il tema del campo era Noè, e tutto quel parlare di diluvio aveva placato i bollenti spiriti. O forse perché eravamo semplicemente cambiati noi. Perché tutte le uscite ti trasformano un po’, e così anche il campo di quest’anno ci ha rivoluzionato la vita.

Sveglia alle 8, colazione e preghiera erano seguite da una scenetta su Noè fatta dagli animatori, così tutti abbiamo scoperto che Noè indossava parrucca e poncho peruviano; quindi seguivano le attività a tema, dove ogni giorno, suddivisi per età, abbiamo trattato argomenti importanti come solo al campo possiamo fare (in quale altro posto potresti camminare con le pinne per capire quanto sia difficile affrontare la vita con le scarpe sbagliate?). Quindi tutti a pranzo, un po’ di tempo libero e poi ai laboratori artistici ad imparare a costruire arca, equipaggio, animali e paesaggio solo con colla vinilica e giornali (veri e propri attacchi d’arte!). Passavamo poi ai tornei di calcio, pallavolo, biliardino e ping pong: il tempo è stato sempre bello (al contrario dell’anno scorso), così abbiamo potuto giocare tranquilli anche fuori. Doccia, cena e preghiera…e poi quale modo migliore di chiudere la giornata se non tanti bei giochi? Noi animatori ci siamo trasformati in maragià, guardie reali, odalische e abbiamo fatto affrontare ai nostri ragazzi le sfide più ardue…ma poi ci siamo messi in gioco anche noi, fra staffette con le saponette bagnate e gare in canoe terrestri. E non parliamo poi del giocone notturno, una lotta all’ultima torcia fra ragazzi e animatori per impadronirsi delle rispettive bandiere!

Durante la permanenza al villaggio non sono mancate la giornata di escursione ricca di fragoline e lamponi ma anche di canti e momenti di riflessione personale; la serata cinema, con il film d’animazione “Il libro della Vita”; e la veglia sotto le stelle, dove, tutti in cerchio davanti ad un grande falò abbiamo ascoltato la storia della vita di Alberto Marvelli, giovane dell’Azione Cattolica.

Insomma, potrebbe sembrare un’esperienza come tante altre, non è mai facile fermare sulla carta i momenti e le emozioni che un campo ci ha fatto vivere, ma una cosa è certa: non è stato un campo qualsiasi per quei ragazzi che hanno superato l’età per partecipare come animati, ma non lo è stato nemmeno per gli animatori che hanno partecipato per la prima volta.

Per questo non dobbiamo ringraziare quindi solo ragazzi e animatori (non solo i presenti, ma anche quelli che hanno aiutato nelle settimane precedenti a preparare il campo), ma anche Don Luca, nostro assistente fisso, e don Claudio, il Vescovo e il nostro presidente Lorenzo Mastropietro che sono venuti a trovarci.

Nella speranza che tutto possa solo migliorare, vi invitiamo a partecipare al prossimo campo, alla prossima!

Ambra Paoli , educatrice ACR a Fornacette, primo campo di ACR

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