Come ti sto accanto? Due giorni sull’affettività degli adolescenti
Spiritualità e affettività si sono incontrate all’ombra della Rocca di Pietrasanta, dove sabato 23 e domenica 24 Novembre, circa 40 ragazzi della diocesi, tra i 14 e 19 anni, sono stati guidati in un cammino di riflessione sul proprio modo di vivere i comportamenti di affetto. Come ti sto accanto è l’interrogativo semplice ma sorprendentemente impegnativo che gli animatori del Centro Giovani di Azione Cattolica di Pisa hanno posto ai ragazzi che hanno partecipato alla due giorni. Le attività sono state guidate da una giovane psicologa, Irene Frondoni, che, nel pomeriggio del sabato, ha invitato i ragazzi a riflettere sui propri comportamenti di affetto e al significato attribuito. Che cosa voglio comunicare con un bacio? Con una pacca sulle spalle? E con un abbraccio? Queste sono solo alcune delle domande apparentemente scontate che hanno trovato delle risposte solo dopo un’attenta riflessione. Lo scopo era quello di restituire il giusto significato a dei gesti di affetto che troppo spesso perdono il loro autentico senso. Nella confusione dei gesti che ogni giorno, più o meno distrattamente ci scambiamo, riportare un po’ di ordine è stata un’appassionante e non facile sfida! Il primo giorno di riflessione si è concluso con la visione del film “bianca come il latte, rossa come il sangue”, film emotivamente coinvolgente, ancora più denso di contenuti alla luce dei “nuovi” significati attribuiti ai gesti di affetto. La Santa Messa della domenica, solennità di Cristo Re, è stato il culmine della riflessione iniziata il giorno prima e proseguita la mattina seguente. La Parola del Vangelo, infatti, è stata testimonianza viva del significato profondo che ogni gesto porta con sé: Gesù riempie di amore e di salvezza il gesto del dono di sé.
I momenti di preghiera e di condivisione hanno scandito il tempo trascorso insieme e hanno ancora una volta dimostrato che l’educatore, con pazienza e amore, ha il compito di avvicinare i ragazzi al gesto della preghiera senza timore e con fiducia.
La questione di un’affettività fatta di gesti vuoti, non autentici, non pensati è sempre più sotto gli occhi di chi ogni giorno si confronta con i giovanissimi. Per questo il Centro di ACG ha deciso di dedicare entrambe le due giorni programmate (23 e 24 Novembre 2013; 15 e 16 Marzo 2014) ad un percorso sull’affettività. Se la prima due giorni è stata pensata per riportare significato ai gesti dell’affetto, la prossima due giorni (15 e 16 Marzo 2014) sarà incentrata sui tipi di relazione d’affetto che coinvolgono maggiormente i giovani: fra i pari, con l’autorità, con Dio. Ripartire dalle fondamenta dello stare insieme, per aprirsi alla testimonianza della Parola, è la sfida che quest’anno il centro di ACG propone ai ragazzi che avranno il coraggio di mettersi in gioco, NESSUNO ESCLUSO!
Valentina Cutrupi