GENITORI E FIGLI, VEDERSI DA PROSPETTIVE DIVERSE

E arriva un giorno in cui ti chiedi se quella voce da baritono è davvero quella del frugoletto che solo poco tempo prima ti chiedeva se potevi leggergli un racconto prima di dormire…

Ecco, l’adolescenza arriva senza chiedere permesso, né ai diretti interessati – i nostri figli – né ai rispettivi genitori. La relazione con i figli che vivono questa età, bella e complicata, non sempre è facile, e quindi abbiamo pensato di parlarne assieme nel Gruppo Famiglie. Non ci sarebbe piaciuto però far diventare i ragazzi “oggetto” delle nostre riflessioni, si rischiava di vedere solo la nostra prospettiva adulta, magari un po’ impaurita e diffidente. È per questo motivo che è nato il percorso “Genitori e figli, vedersi da prospettive diverse” in cui sono confluiti due cammini paralleli, uno per adulti e uno per ragazzi, che stanno affrontando gli stessi temi, ognuno a partire dal proprio punto di vista e dalla propria esperienza. Il percorso è stato organizzato dal Gruppo Famiglie, con l’AC, il MSAC, l’UCIIM, il Consultorio Familiare UCIPEM e le ACLI; una collaborazione iniziata con il passaparola e che speriamo di continuare in futuro, per offrire percorsi interessanti e qualificati a famiglie e gruppi di ragazzi della diocesi.

Il primo incontro ha affrontato il tema generale dell’età adolescente e già dai titoli faceva intravedere le “prospettive diverse”.

La dottoressa Silvia Della Morte, psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare ha guidato gli adulti nella riflessione sul tema “L’adolescenza non è una malattia” a partire dalla domanda “Cosa desiderate veramente per i vostri figli?”

“Che si piacciano, che siano felici, che affrontino serenamente le difficoltà della vita, che siano attrezzati per affrontare la vita, la sicurezza in se stessi, autostima, fiducia nel futuro, che incontrino Gesù, che si sentano amati, che domani diano il meglio di sé, che abbiano dei buoni amici, che non brucino le tappe, che sappiano difendersi dal male, che sappiano esprimere le proprie emozioni, che sappiano amare se stessi e gli altri, che siano buoni e generosi…”. Queste alcune risposte dei molti adulti presenti, questi i meravigliosi desideri, in altre parole il desiderio di un giovane sicuro di sé, attrezzato per il futuro, che si senta amato, che sappia incontrare il bene, che sappia discernere il male, che sappia riconoscere le proprie emozioni, che sappia gustare nel “qui e ora”… ma quanti di noi – adulti – riescono in quello che abbiamo desiderato per i nostri figli? Allora questo il primo ingrediente che ci serve nella relazione con i figli in crescita, la pazienza. Perché siamo tutti ancora in cammino!

Dal lato ragazzi, invece, il tema era “Adolescenti e felici” e l’incontro è stato un bel dialogo con Gigi Avanti, consulente familiare e scrittore di molti libri su relazioni e affettività. Gigi, in sintonia con quanto detto da Silvia Della Morte, ha ribadito che l’adolescenza non è un’età problematica, è una realtà, e siamo noi adulti che la rendiamo problematica perché siamo impazienti che finisca presto. “Ma quando cresci?!?”. Tra riflessioni, aneddoti, storie e racconti sono state due ore intense e molto partecipate dai molti ragazzi presenti.

Nel secondo incontro il tema era “Relazioni e comunicazione al tempo di WhatsApp”, insomma l’odiato/amato smartphone, fonte di eterne discussioni in famiglia. Ma di questo vi diremo nel prossimo numero.

Se intanto volete vedere i video degli incontri potete cercare su www.youtube.com il canale “Prospettive Pisa” dove sono stati pubblicati. Vale la pena spenderci un po’ di tempo! E se volete restare in contatto ed essere aggiornati sui prossimi incontri seguiteci sul profilo “Prospettive Pisa” su Facebook!

Irene Bonaccorsi

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