Un saluto da parte degli assistenti a tutti gli aderenti e simpatizzanti di azione cattolica

Riprendiamo la vita associativa e le varie attività delle nostre parrocchie dopo la pausa estiva che si spera sia stata per tutti di riposo e di ricarica, soprattutto nel desiderio di vivere da veri figli di Dio impegnati nella costruzione del suo Regno. Vogliamo ridare nuovo impulso al nostro cammino di Chiesa tenendo sempre fisso lo sguardo alle mete importanti, quelle che contano veramente, che danno sapore e spessore alla vita. Recentemente Papa Francesco ci ha messo di fronte l’obiettivo della pace invitando la Chiesa e tutti gli uomini di buona volontà a vivere una giornata di digiuno e preghiera. La pace tra i popoli si raggiunge solo se c’è pace nei cuori degli uomini, cuori capaci di accogliere il dono che viene dal Cristo risorto. Dobbiamo preparare il cuore, purificarlo e renderlo docile all’azione trasfigurante dell’amore di Dio. La partenza è un atto di volontà, di una volontà ferma nel realizzare il disegno del Signore. Fermezza che si raggiunge attraverso la pratica proprio del digiuno, inteso come privarsi di qualcosa, che porta come conseguenza da un lato una mortificazione di quella parte di noi stessi che è superbia, orgoglio e autosufficienza e dall’altro un riconoscere tutta la fragilità e l’impotenza di fronte a realtà molto più grandi di noi e il nostro totale bisogno di Dio. Ecco che la preghiera si pone così come indispensabile all’uomo per dialogare con Dio e invocare la sua presenza e azione efficace. Una preghiera che può diventare anche grido di aiuto a Colui che solo sa dare ciò che rende l’uomo migliore e capace di superare limiti e ostacoli della vita. L’azione cattolica ha sempre avuto piena consapevolezza della necessità di una preghiera costante per la pace promuovendo ogni anno appuntamenti, giornate di riflessioni, veglie e marce per la pace. Con entusiasmo e prontezza ha accolto l’invito di Papa Francesco. Ora, per continuare il nostro impegno per la pace, al digiuno e alla preghiera di quella giornata, come azione cattolica, vogliamo aggiungere la vigilanza e la perseveranza nell’invocare questo dono sia a noi che a tutti i popoli del mondo. Non ci dimentichiamo quanto con la recita quotidiana del Rosario possiamo fare affinché la pace regni nei cuori degli uomini. Non ci dimentichiamo quanto sia importante l’adorazione eucaristica perché, nella nostra preghiera silenziosa, possiamo presentare al Signore quel grido di speranza che si alza da tutta l’umanità per un mondo nuovo dove regni la pace, la pace di Cristo. Adesso che ricominciamo le varie attività dell’associazione e quelle parrocchiali,vogliamo essere propositivi cercando ogni occasione perché il tema della pace non passi in secondo piano ma sia centrale nella nostra vita di Chiesa. Da sempre l’associazione si è impegnata per la pace ma da oggi il nostro impegno sia più forte e costante. A voi un saluto “francescano”: PACE E BENE.

Don Italo Lucchesi
Assistente degli adulti

Altri articoli in questo numero