Educare gli educatori
Essere un educatore ACR rende ogni giovane desideroso di mettersi al servizio dei bambini che il Signore e la Chiesa ci affidano ogni anno. Significa scegliere di dedicare tempo, attenzione e forza a fratelli più piccoli che hanno bisogno di sostegno nel loro cammino di crescita personale, soprattutto nell’ambito della scoperta della fede. Un compito bello quanto impegnativo, quindi, quello dell’educatore, capace di mettere in moto ogni fibra del proprio essere pur di rendere piacevole e formativo ogni incontro ed ogni attività.
Ma anche se la chiamata ad essere animatori ed educatori è una vocazione che parte da Dio, non bisogna scordare che, come diceva Totò, “nessuno nasce imparato”!
Ecco perché gli educatori ACR della nostra diocesi pisana hanno deciso di ritirarsi due giorni per vivere assieme un corso di formazione mirato sia alle nuove leve che agli animatori ormai da anni inseriti nella vita associativa.
Il 15 e il 16 novembre ci siamo riuniti alla nuova casa diocesana a Calambrone, l’Ostello “Giovanni Paolo II”, e grazie alla cura e all’attenzione del personale della struttura, siamo riusciti a vivere un’esperienza davvero eccellente.
Pensando proprio percorsi personalizzati, sono stati creati due cammini che si sono svolti parallelamente.
Per gli animatori più maturi, quelli che da più anni sono nel campo dell’educazione secondo la formula dell’ACR, è stato pensata un’attività che facesse riflettere su due delle principali relazioni che si vivono nel cammino annuale: la relazione con i bambini e la relazione con le famiglie. A guidare le riflessioni è stato Matteo Baldassari, che nei scorsi due trienni ha ricoperto il ruolo di Responsabile Diocesano dell’ACR.
I più giovani invece sono stati guidati nel conoscere le basi del nostro metodo di catechesi esperienziale per l’Iniziazione Cristiana. Li hanno seguiti Alessandra e Francesca, rispettivamente Responsabile e Consigliera ACR. Attraverso un “Gioco dell’Oca” hanno scoperto l’uso delle guide, le tappe fondamentali dell’anno e le feste importanti. In seguito hanno simulato la preparazione di un incontro a tema, concentrandosi in tal modo sugli atteggiamenti e le caratteristiche del buon animatore.
Come se tutto ciò già non fosse molto, il semplice vivere due giorni fianco a fianco, condividendo attività, pasti, giochi, ha permesso al gruppo degli educatori diocesani, che regolarmente vivono il loro servizio ognuno nella propria parrocchia, di unirsi e conoscersi ancora meglio, facilitando la condivisione, lo scambio, il sostegno e lo stile di vita diocesana che caratterizza l’Azione Cattolica. Così abbiamo iniziato anche il cammino di formazione permanente che vogliamo sia sempre attivo e profondo, affinché sempre più ogni giorno si sia all’altezza della chiamata che il Signore ci ha fatto nella Chiesa e nella nostra Associazione!
Matteo Orazini
responsabile ACR