L’Evangelii Gaudium

approfondita a Cascine dall’unità vicariale di Buti, CascineCascine, Bientina e Santa Colomba

È stata una giornata davvero bella e partecipata quella di domenica 9 marzo a Cascine di Buti per un incontro di approfondimento sull’esortazione di Papa Francesco “Evangelii Gaudium”.

Molti i partecipanti (adulti, famiglie, qualche bambino e giovani): oltre trenta quelli che hanno partecipato al pranzo di condivisione, più di sessanta persone presenti nel pomeriggio durante la relazione sull’esortazione da parte di don Maurizio Gronchi, professore di Cristologia nella facoltà teologica della Pontificia Università Urbaniana in Roma.

Non è la prima volta che l’Azione Cattolica di Cascine organizza un momento formativo come tappa importante per tutta l’unità di vicariato: da Buti a Bientina, fino a Santa Colomba e la limitrofa Vicopisano; e dato il successo è già previsto un altro incontro nel mese di maggio dove verranno approfonditi altri documenti del Magistero.

La partecipazione all’incontro ha avuto un buon risultato poiché non ci siamo limitati a dare avvisi generici ma si sono stabiliti contatti diretti: non solo un volantino distribuito o affisso alle chiese, ma telefonate ai presidenti, ai responsabili, agli animatori e operatori pastorali; questo a sottolineare l’importanza dei rapporti interpersonali oggi troppo spesso sostituiti dai nuovi mezzi di comunicazione.

La convocazione, poi, è stata non per una sola (importante ma non più sufficiente) ‘riunione’ ma per un incontro a tutto tondo: a partire dalla condivisione dell’eucarestia, proseguita, come già detto, con il pranzo, per arrivare al piatto forte della relazione.

E davvero don Maurizio, il documento, lo ha presentato con grande umiltà facendolo prima ‘parlare’ con la lettura di ampi estratti, e poi analizzandolo con acutezza e arguzia (soprattutto in riferimento ai molti limiti che la pastorale presenta ancora rispetto agli auspici del documento). In particolare don Maurizio si è soffermato sul tema della dimensione laicale: dalla gioia nell’annuncio del Vangelo alle tentazioni degli operatori pastorali fino ad una rivalutazione della figura del laico nella dimensione ecclesiale.

Così davvero significative e provocatorie sono risultate le citazioni che don Maurizio ha letto dal testo, invitandoci al contempo ad una seria verifica di sterili atteggiamenti pastorali e all’apertura alla speranza:

La gioia del Vangelo è quella che niente e nessuno ci potrà mai togliere (cfr Gv 16,22). I mali del nostro mondo – e quelli della Chiesa – non dovrebbero essere scuse per ridurre il nostro impegno e il nostro fervore. Consideriamoli come sfide per crescere. Inoltre, lo sguardo di fede è capace di riconoscere la luce che sempre lo Spirito Santo diffonde in mezzo all’oscurità, senza dimenticare che «dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. (EG, n° 84)

“A Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo. Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative, e con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa» (Rm 5,20)” (EG idem, Dal discorso di Giovanni XXIII in apertura del Concilio Vaticano II).

Ottimo il coinvolgimento dei partecipanti che in chiusura della relazione sono intervenuti significativamente.

Giornata di sole e fraternità ma anche piacevolmente dedicata allo spirito: insomma una bella domenica!

Cinzia Ciacchini
presidente parrocchiale di AC

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