Una parrocchia racconta il suo percorso di programmazione
Raccontare la propria esperienza di Azione Cattolica parrocchiale presuppone la consapevolezza che non esiste un modello “universale” di essere associazione di AC al quale conformarsi. Esistono, certamente, alcuni tratti caratteristici, “una sorta di DNA dell’associazione”.
Dal documento programmatico, approvato nell’Assemblea elettiva diocesana del 16 febbraio 2014, nell’ambito della quale è stato eletto il nuovo Consiglio diocesano, questi tratti possono essere elencati: – nel vivere pienamente la condizione laicale anche in senso associato con l’attenzione ai temi sociali e, in particolare, … alla progettazione di nuovi stili di vita;
– nella vita associativa perché una bella associazione è un dono bello per la Chiesa;
– nella cura formativa integrale che abbraccia ogni condizione e stagione di vita in un progetto e in uno stile intergenerazionale.
Vivere bene l’esperienza associativa in parrocchia/unità pastorale vuol dire anche rinsaldare i legami di amicizia, associativi e non, e conservare la parrocchia come “fontana del villaggio”, fontana di acqua viva per le persone e quindi per la Chiesa e per il mondo.
In questo contesto, cercare di far bene l’associazione significa saper riconoscere i bisogni, le aspettative delle persone, associate e non, della propria comunità per una definizione di obiettivi perseguibili. L’esperienza di questi anni ha condotto la nostra associazione di AC dell’Unità pastorale S. Giusto – SS. Cosma e Damiano (UP) a effettuare la programmazione prevalentemente a settembre dopo la pausa estiva, mediante la convocazione di un’apposita assemblea dell’AC di UP per la verifica delle attività svolte e per il programma di quelle del nuovo anno associativo. Un confronto aperto su idee, progetti, iniziative da proporre al Consiglio pastorale dell’Unità Pastorale. È importante, infatti, che la programmazione associativa articolata il più possibile in eventi, incontri formativi, date etc. diventi parte integrante della programmazione dell’attività pastorale della parrocchia/unità pastorale in coerenza con gli eventi già inseriti nel calendario delle attività pastorali diocesane e di quello dell’AC diocesana. Quest’ultimi (dall’evento di settembre promosso dal settore adulti dell’AC diocesana alle iniziative del mese della Pace e a quelle programmate nel corso dell’anno) costituiscono punti fondamentali di riferimento per il cammino delle nostre associazioni parrocchiali.
Mi piace ricordare che all’inizio dell’anno associativo 2013/2014 con il nostro parroco abbiamo vissuto una giornata di ritiro presso il Monastero di Bose a Pieve di Cellole – S. Gimignano (SI), dal titolo ‘Quelli che troverete, chiamateli!’. Una bella e significativa giornata, vissuta condividendo i principali momenti con la comunità che ci ha ospitato, alla quale abbiamo chiesto di aiutarci a riflettere sulla parabola dell’invito a nozze raccontata dall’evangelista Matteo (22, 1-14). Il brano scelto è quello che ci ha accompagnato lo scorso anno sia nel percorso formativo per adulti e giovani–adulti, nel quale l’associazione ha proposto alcuni incontri utilizzando la guida dell’AC nazionale Per–dono, sia nell’itinerario personale di meditazione della Parola mediante l’apposito sussidio.Nell’ambito del percorso formativo per adulti e per giovani-adulti, da alcuni anni stiamo “sperimentando” un modulo formativo che associa alcune tappe del percorso, liberamente ispirate dalla guida dell’AC nazionale, alla visione di altrettanti film (vero e proprio cineforum) che richiamano una o più tematiche della tappa. Per la preparazione degli incontri è stato necessario affidare ad una équipe la scelta e la visione preventivamente dei film, per poi animare il momento di riflessione con le tecniche di gestione del gruppo più adatte allo specifico tema oggetto della tappa. In alcuni casi la visione del film, ha anticipato l’incontro formativo, in altri l’ha seguito.
Seppure con alterne fortune, il modulo ha rappresentato un momento di aggregazione per l’intera comunità. Questa catechesi, svolta secondo il tipico metodo AC, dalla vita alla Parola e dalla Parola alla vita, declinata negli “esercizi di laicità”, si è posta infatti l’obiettivo di incontrare anche le persone che sono ai margini della comunità. Non è stata intesa come alternativa alla catechesi della scuola della Parola, importante appuntamento settimanale dell’unità pastorale.
Il percorso è sempre migliorabile. Dalle verifiche, infatti, è emersa l’esigenza di arricchirlo con altri momenti, ad es. visite guidate ad opere artistiche selezionate sulla base del tema prescelto, singoli incontri tematici con figure esperte, e di agganciarlo a gesti di attenzione concreta alle realtà bisognose del nostro territorio. Nella logica di un servizio alla propria comunità di UP, in questi ultimi due anni, l’associazione ha partecipato alla preparazione di momenti di digiuno comunitari pienamente inseriti nelle iniziative quaresimali programmate dal Consiglio Pastorale. Si è trattato di vivere alcuni incontri settimanali nei quali è stata offerta una lettura di brani sul senso del digiuno, della quaresima, della carità, di brani dei documenti conciliari etc. È questa stessa logica che anima i singoli aderenti di AC nel servizio alla catechesi dei ragazzi, nell’animazione liturgica, nelle differenti forme di volontariato, nella partecipazione attiva ad alcune importanti iniziative dei periodi liturgici “forti” dell’Avvento e della Quaresima.
Obiettivo fondamentale e qualificante della programmazione delle nostre associazioni parrocchiali/di unità pastorale resta sempre la formazione, il cui fine è quello di accompagnare i propri aderenti ad essere laici capaci di vivere in modo autentico e originale la propria esperienza cristiana nella storia e nel mondo. “La formazione è un’esperienza attraverso la quale una persona prende fisionomia: diviene se stessa, assume la sua originale identità che si esprime nelle scelte, negli atteggiamenti, nei comportamenti, nello stile di vita. … Formazione è far emergere nella vita di ciascuno il volto del Cristo.”
(dal Progetto Formativo di AC ‘Perché sia formato Cristo in voi’).
Giacomo Mazzantini
Presidente AC di S. Giusto – SS. Cosma e Damiano