“Esci fuori!” #missionegiovanipisa
“Esci fuori!”. Questa la provocazione che la Missione Giovani ha vissuto e ha lasciato alla chiesa pisana, e di cui ascoltiamo il racconto dalla viva voce di chi ha contribuito a costruirla.
Qualche settimana dopo la sua conclusione, con perfetta consonanza Papa Francesco ha dato in consegna esplicita all’AC “rimanere con Gesù ….e andare… Non fermarsi: andare! Andare per le strade delle vostre città e dei vostri Paesi, e annunciare che Dio è Padre e che Gesù Cristo ve lo ha fatto conoscere.” Dalla Missione Giovani tutti quanti, AC compresa, accogliamo la sfida ad uscire e coltivare con attenzione “i semi portati nel cuore di molti giovani”.
Esci fuori! Queste le parole che dal 3 al 13 aprile sono risuonate per le strade della città di Pisa, questa la provocazione che la Chiesa Pisana ha lanciato ai giovani della città in occasione della Missione Giovani.
Parole semplici, le stesse che Gesù gridò al suo amico Lazzaro perché uscisse dal sepolcro, ma che racchiudono tutto il messaggio della Missione Giovani: esci fuori dai tuoi schemi, esci fuori dall’egoismo e dalla tristezza che ti imprigiona.
Con questo desiderio la Pastorale Giovanile in collaborazione con i Frati Minori di Santa Croce in Fossabanda, su richiesta dell’Arcivescovo, ha organizzato la Missione Giovani alla città di Pisa, per poter annunciare la gioia del Vangelo anche là dove non sarebbe arrivato, non solo fuori dalle chiese e dalle parrocchie, ma anche in tutti quei luoghi dove i giovani vivono: nelle scuole, nelle università, nelle piazze e nei locali.
Sono stati mesi impegnativi per la Segreteria di Pastorale Giovanile, che ci hanno aiutato a capire come quelle parole: “Esci fuori!” fossero prima di tutto rivolte a noi, affinché ci facessimo chiesa in movimento per raggiungere i giovani che vivono in quelle “periferie dell’umanità” alle quali il Santo Padre ci invia, quei giovani che più di tutti sono assetati e alla ricerca di un’acqua viva che solo la gioia dell’incontro con Gesù può dare.
In 10 giorni più di 100 missionari provenienti da tutta Italia hanno donato il loro tempo alla Missione per farsi portatori di un annuncio, hanno incontrato i loro coetanei nelle aule studio, nei locali, nelle discoteche, la città intera si è animata con i Flash Mob; tutto questo per invitare i giovani ai quattro incontri serali che si sono svolti alla Stazione Leopolda, dove abbiamo ascolato parole antiche, ma sempre nuove e attuali.
Non sempre i missionari e il loro messaggio sono stati accolti, ma siamo sicuri che il seme che hanno lasciato porterà frutto a tempo debito, come già è successo per gli oltre 400 giovani che hanno partecipato agli incontri serali.
Volevamo arrivare ai giovani per testimoniare la bellezza dell’incontro con Gesù e dirgli che Dio non si è scordato di loro e non lo farà mai. Lo abbiamo fatto parlando il loro linguaggio, non solo con musica e balli, ma anche tramite il web, per poter arrivare a tutti quei giovani nascosti dietro uno smartphone, chiusi dentro i social network, per poter gridare anche a loro: “esci fuori!”. Esci fuori perché c’è una vita da vivere che ti aspetta e puoi viverla pienamente solo tu!
La Missione ha lasciato un segno importante nella chiesa pisana, ha trasformato i giovani che vi hanno partecipato attivamente come missionari donando loro una nuova ricchezza spirituale, ma soprattutto ha aiutato i tanti ragazzi che abbiamo incontrato per la città a vedere la vita con occhi nuovi.
L’iniziativa non si è conclusa il 13 aprile, ma quel giorno è ripartita con un nuovo slancio. La Missione continua, perché quei semi che i missionari hanno piantato nel cuore di molti giovani devono essere coltivati con attenzione se vogliamo vederli germogliare. Il primo passo della Pastorale Giovanile è stato proporre un nuovo cammino delle “10 Parole” guidato dai Frati Minori, che ogni lunedì alle ore 21 al Polo F di Ingegneria vede ritrovarsi oltre duecento giovani per ascoltare in un modo nuovo la Parola di Dio e per continuare quel percorso intrapreso con la Missione.
Il cammino della 10 parole non è la sola iniziativa pensata per il post-missione. La PG è al lavoro per organizzare un progetto più ampio, che veda come protagoniste le nostre realtà parrocchiali, perché lo spirito e l’entusiasmo vissuto in quei 10 giorni possa essere un nuovo stimolo per tutte le parrocchie della diocesi a farsi “missionarie”, a uscire dai propri schemi per andare incontro ai giovani.
Andrea Ferrato