I NOSTRI “DUBBI DI FEDE” Il Percorso Giovani Di Vicopisano
Anche nei momenti di difficoltà, dove l’Associazione Parrocchiale sembra rallentare nello spirito di servizio, possono nascere progetti capaci di dare grandi frutti. È ciò che è accaduto nella parrocchia di Vicopisano, dove l’anno associativo è stato dedicato ad un gruppo “inedito”, quello di alcuni giovani della fascia di età tra gli ultimi anni di liceo e i primi di università. Giovani che a distanza dal Sacramento della Cresima vediamo ancora in chiesa, con una frequenza assidua, coinvolta e coinvolgente. Viene subito da chiedersi se l’AC possa mettersi a disposizione della parrocchia affinché sia loro offerta una possibilità di crescita, e la risposta vien da sé. Ragazzi di quell’età meritano un progetto all’altezza delle domande profonde e complesse che sicuramente sono presenti in loro e che devono soltanto essere portate alla luce. L’impresa ha così tanto valore che all’inizio terrorizza, ma l’Anno della Fede ci chiama a metterci in gioco. Come suggerito dell’Arcivescovo, facciamo del Credo il punto di partenza e andiamo a “testare” quali siano le posizioni dei nostri ragazzi riguardo le verità racchiuse nella professione di fede. Le risposte possibili sono poche: credo, non credo, non so. Le domande invece tante: i principi della fede (la Trinità, Dio come Padre e Creatore di tutto ciò che esiste, Cristo tra uomo storico e Persona divina, la resurrezione, i miracoli, l’Eucaristia con vero corpo e vero sangue di Cristo, il Regno di Dio e la sua venuta, la concezione verginale di Gesù…); i principi della chiesa (la Chiesa Tempio dello Spirito e Corpo mistico di Gesù, il Papa col suo ruolo e le sue parole, il valore di Verità delle Sacre Scritture, la verità nell’interpretazione data dalla Chiesa col suo Magistero, i Sacramenti…); i principi della vita cristiana (il perdono, le questioni su inizio e fine vita, la castità secondo i diversi stati, l’uso della ricchezza, la carità fraterna, il valore della confessione, la correlazione tra famiglia e matrimonio…). Specie su alcune verità, il test ha fatto emergere posizioni talvolta confuse o contraddittorie, di cui molto spesso è causa il conflitto che i ragazzi (ma non solo!) sperimentano quotidianamente, da una parte essendo abituati o formati a guardare al mondo solo secondo scienza e ragione, ma dall’altra ponendosi anche in ascolto delle parole di fede del Vangelo e della Chiesa. Tutto questo ha poi dato il via all’approfondimento e alla discussione degli interrogativi. L’esperienza col gruppo giovani parrocchiale ha posto alcune pietre miliari sul sentiero di fede che ognuno di noi -ragazzo o educatore- ancora percorre. Auguro lo stesso risultato a chi volesse prendere spunto per sé o il proprio gruppo, perché è davvero bello continuare a cercare le risposte più vere alle proprie domande, per scoprire poi come la storia di Gesù riveli tutto il senso di cui siamo alla ricerca. Unica regola da seguire per affrontare il cammino è quella di essere assistiti dal parroco o dalla propria guida spirituale, far tesoro di ogni loro parola così da fugare i propri dubbi e poi rendere testimonianza. Colgo allora l’occasione per ringraziare Don Claudio Masini per l’enorme impegno nel prepararmi agli incontri, ed i giovani di Vico da cui ho potuto imparare tanto.
Michela Farano