NOVECENTO NOMI
Novecento nomi.
Settecento, ottocento, più di novecento nomi.
Più di novecento nomi, di bambine e bambini,
donne e uomini, coi volti scuri.
Più di novecento volti che non sorrideranno più.
Non si volteranno più indietro, quei volti,
a salutare i parenti e gli amici,
perché non partiranno più dalle loro case.
Madri e padri che li hanno visti andar via,
forse molto tempo fa,
grideranno i loro nomi,
per il resto della vita,
in silenzio,
perché sanno che nessuno, dei viventi, li ascolta.
Grideranno i loro nomi
in silenzio,
perché sanno che solo così
riusciranno a essere sentiti
dai figli.
E noi
che siamo diventati sordi,
perché oggi abbiamo mangiato
e domattina faremo colazione
nelle nostre calde case,
non riusciamo a sentirli,
quei nomi,
urlati in silenzio
dalle mamme e dai papà.
Fino a quando,
Mare,
dovrai coprire tutti quei volti?
Fino a quando
Mare,
dovrai coprire tanto sangue innocente?
Fino a quando, Signore,
tutti questi crocifissi senza croci,
senza nemmeno una Croce?
Fino a quando, uomini e donne d’Europa,
dovremo continuare a fingere di non sentire?
(Azione Cattolica diocesana – Pisa, 20 aprile 2015)